Rapporto tra banca e cliente

La crescente ed evidente complessità dei diversi rapporti finanziari ha contribuito ad aumentare sempre più il contenzioso bancario facendo emergere una situazione davvero complessa per quanto riguarda il rapporto tra banca e cliente (sia privato che impresa) ponendo l’accento sul gran numero di cause portate in tribunale e non sempre facili da risolvere.

 

Trattative e mediazioni con le banche. Come procedere

Quando parliamo di contezioso bancario intendiamo tutte quelle situazioni di lite, disaccordo o mancato rispetto di accordo tra un prodotto/servizio bancario e il suo fruitore, appunto un privato o un’impresa. Prima di procedere dunque dobbiamo fare una distinzione tra un contenzioso passivo e attivo, dove in quello passivo è il fruitore di un servizio che non rispetta gli accordi pattuiti (es. mancato pagamento di una/più rate alla banca); mentre in quello attivo al contrario il fruitore si trova di fronte servizi e azioni bancarie non pattuite insieme; ovvero dove le banche hanno aumentato in maniera occulta i tassi d’interessi su mutui, prestiti etc. Visto che la controparte è una banca, e quindi non possiamo fingere che non ci sia una differenza di potere tra le parti, il processo di contestazione è piuttosto lungo ma serve comunque per recuperare in parte il credito non dovuto all’istituto bancario attraverso una vera e propria causa in sede giudiziaria.

Ovviamente prima di intentare una causa, è necessario rivolgersi ad avvocati specializzati nel ramo del diritto bancario, che avranno bisogno di tutta la documentazione relativa al conto corrente per esaminare la situazione. Se il proprietario del conto non possiede tale documentazione può richiederla in copia e ottenerla (per legge) dalla banca (fatta eccezione se si tratta di un conto chiuso 10 anni prima la richiesta)

Tutta la documentazione sarà successivamente esaminata dai legali che valuteranno il tasso d’interesse globale applicato, eventuale anatocismo e valutare inoltre se ci siano state o meno usura o applicazione di interessi non dichiarati. Se l’analisi è positiva e ci sono i presupposti per un contenzioso, si passa ad effettuare una perizia per calcolare l’importo recuperabile dal cliente, facendo attenzione a valutare se ne vale la pena o meno. Se si decide di procedere, si attiva una trattativa diretta con l’Istituto bancario in esame, che solitamente preferisce, invece di trattare, affidarsi ad un organismo di mediazione. Se la mediazione ha esito positivo sarà possibile ottenere un risarcimento e chiudere il contenzioso senza ricorrere al Tribunale, in caso contrario invece sarà fissata l’udienza dal Giudice.

 

L’Arbitro per le Controversie Finanziarie

L’Arbitro per le Controversie Finanziarie è invece un’ottima opportunità inoltre per tutti coloro i quali hanno subito comportamenti scorretti da parte delle Banche ma non desiderano o non possono avviare una causa vera e propria. Questo organismo, operativo a partire dal 9 gennaio 2017, mira a rendere più snella e rapida la procedura di mediazione tra investitori/correntisti ed istituti di credito. Le procedure di mediazione vengono svolte quasi esclusivamente online: tramite il portale dell’ACF e sarà possibile monitorare in tempo reale l’avanzamento della mediazione. Gli arbitrati, ovviamente, devono essere e sono del tutto imparziali. Ovviamente non tutte le controversie possono essere sottoposte all’ACF, in quanto questo si occupa solo di quelle inerenti alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza, fino a un valore massimo di 500mila euro.

Bisogna dire che il diritto bancario e finanziario richiedono una elevata preparazione ed un costante aggiornamento; ogni singola questione infatti merita uno studio approfondito della documentazione e un occhio particolare alle anomalie presenti. Soprattutto ogni caso è a se, ogni banca ha la sua identità e ogni cliente le sue esigenze, per questo è necessario rivolgersi ad esperti di questo settore come L’Avvocato Giacomo Quagliarella, esperto da oltre 20 anni nella consulenza e assistenza legale in materia di usura, contenziosi bancari per privati e imprese, sia in ambito stragiudiziale che giudiziale. Lo Studio riceve i suoi clienti presso la sede di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani) e presso la sede di Bari in Corso V. Emanuele, 30 e mette al vostro servizio la sua professionalità e tutta la sua esperienza per un’assistenza legale specializzata. Per informazioni o per richiedere un appuntamento potete contattarci ai numeri 347 590 4079 o 0883 617730 o inviarci un’email agli indirizzi avv.giacomoquagliarella@gmail.com
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